mercoledì 26 giugno 2019

The invisible spy (1754)


Tra i primi precursori che parlarono di alieni, occorre scavare nei testi originali (quando si possono rintracciare in rete) per valutare se esistono delle ANOMALIE e delle CONGRUENZE TECNOLOGICHE, che possano descrivere gadget tecnologici che all'epoca in cui gli autori li immaginarono, erano espedienti letterari BLACK BOX che permettevano alla fabula di dispiegarsi, mentre nel XXI secolo, tali gadget potrebbero essere una solida realtà tecnologica!.

Nel testo "The Invisible Spy" dell'autrice Eliza Haywood (Londra, 1693 – 25 febbraio 1756) l'autrice narra letterariamente d'essere entrata in contatto con un alieno (di cui non ne descrive le forme) che spia l'umanità. Gli espedienti narrativi che daranno all'autrice la possibilità di narrare la sua fabula, sono vari gadget magici-tecnologici:

  • Una polvere illusiva (magica), il suo uso è descritto in termini di Astrologia.
  • Una campanella empatica, sincronizzata con le altre campane del regno che aiuterebbe a suonare le corde degli strumenti.
  • Sali a meditazione, polveri che aiuterebbero a pensare ed immaginare.
  • Un cappello restringente, che permetterebbe al possessore di miniaturizzarsi nelle dimensioni di una tazza da the.
  • Un mantello dell'invisibilità, il cui possessore diventerebbe invisibile.
  • Un tablet, ossia un libretto che registrerebbe le parole dal vivo, salvo poi autocancellarle con la Luna in una determinata posizione celeste.

[x] I primi cinque gadget sembrano oggetti "magici" che sono stati RAZIONALIZZATI come artefatti alieni, per quanto siano una BLACK BOX letteraria (espediente narrativo fantasy/ipertecnologico) non hanno niente di reale e scientifico, per un osservatore del XXI secolo.

[x] Il tablet non è un tablet android :-) come un osservatore del XXI secolo potrebbe immaginare!. Il tablet viene descritto più come un REGISTRATORE SONORO, che s'attiva aprendo il libretto e lasciandolo in una stanza, il dispositivo sarebbe capace d'imprigionare le voci (ma non le immagini) e poi quando la Luna è in una certa posizione del cielo, il dispositivo AUTOCANCELLA la propria registrazione, ritornando ad essere pronto per registrare nuove cose!.

Interpretazione ufologica dell'immaginario gadget:
Il gadget alieno sarebbe un artefatto alieno identico ad un taccuino terrestre del 1754 ma il dispositivo avrebbe la capacità di registrare voci dell'ambiente in cui è posto, (tradurre le voci in un linguaggio alieno, filtrare il sonoro sopprimendo i rumori ambientali), immagazzinare le piste audio per moltissime ore di registrazione (circa) 24H*30gg=720H, trasferire il contenuto delle registrazioni in modalità wireless ad ogni passaggio dell'astronave, la quale sarebbe sincronizzata con i moti lunari, lo scambio dati UFO<->gadget alieno accadrebbe quando la posizione della Luna è in una determinata parte del cielo.

Per essere un testo del 1754 il tablet alieno è assai fuori contesto storico, è una palese anomalia tecnologica!

Sarebbe stato possibile immaginare tale anomalia tecnologica, raggranellando nel 1754 varie informazioni e ragionando per analogia?
  • La prima pila di Volta fu costruita nel 1799 quindi prima di quella data, non c'era proprio la nozione di pila ossia d'apparato elettrico. 
  • Esistevano già nel 1754 degli organi a rullo che però dovevano essere suonati da un operatore.
  • La Serinette (1717) è un organo meccanico a manovella portatile, capace di riprodurre il fischio di un uccello.
  • Esistevano nel 1754 i carillion di campane: dispositivi meccanici in metallo grandi come una stanza, capaci di riprodurre meccanicamente in modo autonomo, dei pezzi musicali precedentemente codificati in un tamburo rotante dotato di fori. Il tamburo NON ERA CANCELLABILE per ovvie ragioni logiche!.
  • Le piccole scatole magiche dei Carillion furono inventati solo dopo il 1796 per cui nel 1754 ancora non esistevano!.
Se esisteva un artefatto grande come una stanza nel 1754 capace di riprodurre la musica, di certo sarebbe potuto esistere un artefatto umano che prima o poi in futuro, sarebbe stato capace di riprodurre la voce umana: questa estrapolazione logica è perfettamente lecita per un essere umano molto intelligente e fantasioso del 1754!.

Gli orologi nel 1754 erano congegni meccanici che tendevano a ridursi di dimensioni, è grande segno di sagacia e fantasia da parte di Eliza Haywood (Londra, 1693 – 25 febbraio 1756) aver immaginato FUORI CONTESTO STORICO 1)la miniaturizzazione di una macchina futura 2)più perfomante di quelle più grandi e presenti nel 1754 3)che sarebbe stata capace di catturare la voce umana dal vivo = Una spia del 1754 per riferire quanto deciso in delle riunioni, avrebbe catturato le parole dei presenti, riferendole a chi di dovere, sintetizzando le narrazioni su un piccolo foglio di carta. Se alla spia si sostituisse un artefatto tecnologico, si ha il concetto di tablet, espresso nel libro di Eliza Haywood (Londra, 1693 – 25 febbraio 1756)

Tuttavia c'è un elemento TECNOLOGICO FUORI CONTESTO STORICO: l'AUTOCANCELLAZIONE delle proprie registrazioni, in relazione ad una determinata posizione lunare in cielo = ossia dopo 30gg circa.

La magia, oggi diremmo il Fantasy, già da tempo dotava alcuni artefatti di specifici poteri in relazione alle stelle. Il genio fantastico espresso dalla Eliza Haywood (Londra, 1693 – 25 febbraio 1756) è d'aver mutato i gadget magici con una parziale RAZIONALIZZAZIONE trasformandoli in artefatti alieni, che se pur inesplicabili da comprendere scientificamente, erano capaci di meraviglie tecnologiche che ancora il genere umano non poteva fare, ma che in parte forse poteva intuire, osservando il trend della meccanica negli orologi, quanto negli strumenti musicali. Due classi di oggetti che potevano trovare un'applicazione pratica in teatro, per degli proto-effetti speciali con cui stupire il pubblico.

L'antica scrittrice Eliza Haywood nel testo "The invisible spy" quando descrive il tablet, discute di un artefatto alieno oppure inventa con sagacia un espediente letterario BLACK BOX, per narrare la sua fabula?!

1-Da un punto di vista tecnologico, il primo fonoautografo è del 1860, quindi Eliza Haywood nel 1754 descrisse 106 anni prima un artefatto capace di registrare la voce, ma le cui caratteristiche di 720 ore di spazio di registrazione, sarebbero esistite solo nel XXI secolo. Da un punto di vista tecnologico, l'anomalia narrata da Eliza Haywood è grande come una casa!.

2-E' legittimo pensare che Eliza Haywood osservando in teatro la combinazione orologi e strumenti musicali del 1754 potesse immaginare con la sua sagacia, un artefatto alieno capace di registrare la voce!. Nei paesi protestanti il pensiero di Giordano Bruno (1600) ebbe a diffondersi: Filosofi come John Locke, astronomi come William Herschel, politici come John Adams e Benjamin Franklin nel 1700s sostennero pubblicamente le idee della pluralità dei mondi di Giordano Bruno.

3-Quello che non è tecnologicamente accettabile supporre è che Eliza Haywood nel 1754 potesse anche immaginare che l'artefatto avesse la capacità di auto-cancellazione per riprendere la propria registrazione!. Dato che il tablet è una BLACK BOX ed espediente narrativo, sarebbe stato più "magico" e quindi tecnologico, dotarlo di una capacità infinita di registrazione, senza cioè indurre la presenza di vincoli fisici di spazio di memorizzazione, che il dispositivo avrebbe dovuto rispettare!. Si pensi al Nautilus, il mitico sottomarino inventato letterariamente da Verne, il quale riprende un'invenzione tecnica già presente nel 1870 che viene super potenziata in modo immaginifico da Verne. Una supe-renergia misteriosa rende il mezzo capace di restare in immersione senza vincoli di tempo!. Nonostante questa previsione, il Nautilus del capitano Nemo è privo di siluri, è privo di missili, è persino privo di cannoni: il Nautilus affonda le navi urtandole, proprio come facevano le navi Cartaginesi, Greche, Romane... I limiti della fervida immaginazione di Verne sul sottomarino, emergono in modo chiaro e naturale: è ovvio, non tutto Verne poteva indovinare, era statisticamente certo che prima o poi avrebbe pisciato fuori dal vaso, circa la tecnologia futura!

4-La ciclicità ed il riuso dello spazio tramite la cancellazione dei dati, ha qualcosa in comune con l'utilizzo di lavagna e gesso, ed è molto antica come tradizione dal 1500DC ma poco ha a che fare con la scuola del 1700. Tuttavia è un elemento tecnologico ben noto ad un osservatore del XXI secolo: dai nastri magnetici in avanti, sino ai moderni dispositivi digitali, tutti i dispositivi per quanto grandi, non hanno spazio d'archiviazione infinito.

5-L'idea di piazzare un registratore dentro ad un libro, è veramente qualcosa di molto moderno, ed attinente allo spionaggio del XX secolo! con l'idea di fare intercettazioni ambientali, utilizzando insospettabili oggetti d'uso comune, con cimici radio e non!. I primi gadget di tale tipo, furono costruiti dalla CIA solo dopo la WWII.

Th:
  • Eliza Haywood nel 1754 descrisse il funzionamento 106 anni prima della sua invenzione, di un registratore capace di catturare la voce umana dal vivo. 
  • Eliza Haywood nel 1754 descrisse (246 anni prima la loro invenzione) il funzionamento di un artefatto che è mimetizzato in un piccolo libro, e che è capace di riprodurre in audio e memorizzare un massimo di 720 ore di registrazione. 
  • Eliza Haywood nel 1754 descrisse un artefatto capace di auto-cancellare le proprie registrazioni in modo ciclico ogni 30gg, riutilizzando lo spazio di memorizzazione per nuove registrazioni. 
  • L'anomalia storica e tecnologica è enorme, IMHO non c'è ombra di dubbio che Eliza Haywood nel 1754 sia stata una contattata, avendo descritto un artefatto tecnologico plausibile e coerente nel suo funzionamento tecnico del XXI secolo, che Eliza Haywood nel 1754 non avrebbe potuto indovinare in tutte le sue precise caratteristiche tecniche!.


Argomenti Correlati:
The invisible spy - Eliza Haywood / PDF / FREE Download /
blog Paleocontatto - The Invisible Spy (1754)