domenica 18 settembre 2022

Flauti di Totonaco ALIAS velivoli VTOL ad elica intubata disegnati da Galaxy SciFi nel 1955

Non sfugge ad un osservatore attento del XXI°secolo, la copertina di Galaxy Science Fiction del Giugno 1955 in cui compaiono DUE velivoli VTOL ad elica intubata, ESTREMAMENTE SIMILI AL FLAUTO DI TOTONACO.

Piccolo particolare storico: I primi autogiri erano aerodinamicamente un ibrido tra un aereo ed un elicottero, dal design aeronautico completamente diverso, da quanto ritratto nel disegno e nell'OOPART

I primi elicotteri furono hardware sperimentale nel 1939 ma tali velivoli entrarono militarmente in linea solo nel 1950 nella guerra di Korea, con i primi elicotteri leggeri Bell e della Sikorsky

Nel 1954 c'era un orrendo (e pericolosissimo) accrocchio Aerocycle che non fu mai prodotto, dotato di eliche aperte.

Nel 1955 la ricerca sui velivoli VTOL era ai primordi, c'era solo anche il velivolo segreto Hiller VZ1 Pawnee

Il progetto militare da cui con il tempo ebbe a svilupparsi il velivolo VTOL per la ricognizione tattica (per esercito e marina USA) la FLYING PLATFORM nel tardo 1978


Nel disegno di copertina di Galaxy SciFi il velivolo ricorda vagamene l'autogiro di James Bond -Si vive solo due volte- (1962) ma sono assenti il rotore quanto le pale spingenti.

Il velivolo ultraleggero apparso nel cinema del 1969 é un autogiro ultraleggero, mentre quello disegnato in copertina del 1955 si notano chiaramente due eliche intubate, ai lati del velivolo, e non é presente nessun rotore. Il velivolo disegnato in copertina di Galaxy SciFi é de facto identico al velivolo alieno, OOPART il FLAUTO DI TOTONACO (confrontare con -L'Ufologia osservata con strumenti di Paleoufologia Razionale v1.0 - Capitolo 17.4-OOPART IL FLAUTO DI TOTONACO pag.88)

Il mezzo rappresentato nel flauto di Totonaco, quanto il velivolo disegnato nella copertina di Galaxy Science Fiction del giugno 1955, sono tecnicamente velivoli VTOL ad elica intubata, hardware poco diverso dal JETSON ONE (che però ha eliche non intubate, ma libere) e che solo oggi, é stato possibile costruire.



Confrontare con

Ufologia Scientifica: Storia e Sviluppi della Tecnologia e Tecnica terrestri



domenica 11 settembre 2022

Mirini Laser predetti da Galaxy Science Fiction 1955

Non sfugge ad un osservatore del XXI°secolo, il criptico disegno che sventola nella copertina di Galaxy Science Fiction dell'Aprile del 1955 in cui inferiormente ad una pistola, si può riconoscere la presenza di un proiettore laser per un mirino laser, mentre sul castello della pistola é presente un mirino ottico ad intensificazione.

Nell'Aprile del 1955 i "mirini laser" erano tecnologia militare segreta oppure dispositivi tecnologici fuori contesto storico?!

Nel 1917 fu Einstein che pose le basi concettuali per la creazione di un Laser/Maser, tuttavia il primo Maser fu costruito nel 1953 alla Colombia University dal prof.Townes

La macchina per la produzione del laser era grande e pesante e complicata, e quando fu inventato fu definito come "un'invenzione in cerca di applicazioni" dato che non si sapeva come sfruttare questa luce sintettica prodotta dalla scienza, anche a causa degli apparati grandi e pesanti e della molta energia richiesta per produrre tale luce sintetica. Gli studi sul laser progredirono, costruendo nuovi tipi di Laser con tante applicazioni: industriali, militari, mediche, ludiche ecc...

Il punto storico é che i primi "laser sight" ossia mirini laser (Red Dot / Green Dot) per scopi militari, come quelli immaginati in copertina da Galaxy Science Fiction, ossia piccoli dispositivi laser attaccati ad armi portatili leggere, furono perà costruiti nel 1975.

In buona sostanza, l'arma impugnata dall'eroe fantascientifico disegnato nel 1955 é fuori contesto storico d'almeno 20 anni rispetto al 1955.


giovedì 1 settembre 2022

Freedoom

Freedoom è un clone open source di Doom, per giocare a Freedoom si deve scaricare un motore software Doom compatibile, come ZDoom o Crispy Doom. Il videogame FPS é disponibile per Windows, Mac, Linux e Android.

https://freedoom.github.io/