La DARPA dopo 85 anni, immagina di costruire droni dormienti sott'acqua per scopi d'intelligence, sorveglianza e ricognizione. L’Upward Falling Payloads una volta lanciato in mare, comunica la sua posizione costantemente ed entra in stand-by con un’autonomia (stimata) di anni. Quando necessario i militari attiverebbero l'UFP dalle profondità del mare, questi emergerebbero e come un drone (o sciami di droni) sarebbero anche in grado di volare e colpire un nemico.
Preparare il campo di battaglia in vista di futuri scontri (terrestri oppure aeronavali) è un comportamento logico MA questi UPWARD FALLING PAYLOADS hanno dei limiti:
- sono sistemi vulnerabili ai sottomarini (umani e robotici) che potrebbero essere spediti in esplorazione dai cinesi :-) per preparare il campo di battaglia, bonificandolo da minacce nemiche, prima di spedire il grosso della propria flotta.
- sono dispositivi vulnerabili, in quanto potrebbero essere scoperti e catturati e quindi studiati per valutare soluzioni di hacking & disabilitazione, al fine d'interdire o persino renderli utilizzabili dal nemico, causando fuoco amico contro l'Us Navy