https://it.wikipedia.org/wiki/Chiave_USB
https://it.wikipedia.org/wiki/Scheda_di_memoria
Ogni 10-20 anni tende a verificarsi un salto tecnologico: questo è certamente un bene per il consumatore, che sino ad oggi ha avuto a disposizione grande spazio e pieno accesso a tantissima cultura con strumenti digitali, fondendo dati, libri, immagini, applicativi, filmati, musica... Sono diventati molto bassi i prezzi d'acquisto dei beni tecnologici, grazie alla massiva delocalizzazione in Cina di fabbriche di tecnologia. Tali beni tecnologici (che è bene ricordare sono un concentrato di brevetti ad alta tecnologia) sono diventati dei prodotti di largo consumo nel I° mondo, ed iniziano a diffondersi anche nel II° mondo.
Tuttavia, non sono pochi i dubbi che questo progresso tecnologico ed economico si porta dietro: a cominciare dalla necessità di "back up" concetto spesso non troppo diffuso nell'uso domestico e personale.
Probabilmente meno di 20 anni a causa dei continui salti tecnologici e senza tenere conto del problema dell'impatto ambientale, che ha un enorme peso nella digitalizzazione.
Questo impatto ambientale è altissimo e non è sostenibile dal pianeta Terra, per tutta la popolazione mondiale, a meno di non implementare rapidamente una conversione energetica all'economia dell'idrogeno/solare, di cui però al momento non se ne vede traccia!.
Questi salti tecnologici, inducono sempre INCOMPATIBILITA' con le periferiche ed i supporti tecnologici precedenti, questo IMHO è un male, in quanto la perdita di dati ed applicazioni è spesso rilevante (specie se un utente non corre ai ripari, finanziando una costosa conversione oppure se non s'avvale di hardware di Retrocomputing).
Da qualche anno ormai tende a diffondersi nelle nuove generazioni il "cloud storing presso numerosi Social Networks". Questi sono luoghi virtuali che all'utente appaiono come GUI grafiche intuitive in cui stoccare dati. In sostanza i clouds sono reti di computer e protocolli di trasmissione, apparati molto energivori e per garantire l'accesso puntuale ed istantaneo H24 da terminale fisso o mobile dell'utente, tali sistemi necessitano di complesse circostanze tecnologiche, economiche, sociali, energetiche che devono essere sempre presenti e sono sempre più onerose da sostenere per il pianeta Terra (vedi emissioni di gas ad effetto serra, consumi d'acqua equivalenti, barili di petrolio pro-capite ecc... per garantire l'uso di tale tecnologia).
Cosa ne sarebbe dell'intera massa di dati, memorie, ricordi delle società, se queste non fossero più accessibili usando il tradizionale terminale mobile o fisso?!
Nel breve periodo, quasi sicuramente l'informazione memorizzata continuerebbe a risiedere negli hard disk: le digital farm sarebbero ridotte a capannoni energivori, che sarebbero spenti, l'hardware per un po' di tempo attenderebbe un'ipotetica riaccensione, conservando i dati.
Quale sarebbe la reazione sociale, quali sarebbero gli effetti socioeconomici e tecnologici, del totale spossessamento della memoria collettiva archiviata in Internet, per colpa di un collasso energetico mondiale e/o WWIII?!
- Tecnologicamente nei paesi del primo mondo non privi di risorse energetiche e con un'autonomia energetica, nel breve e medio periodo potrebbe sopravvivere e conservarsi l'operatività di tronconi di Internet, per come noi oggi lo conosciamo. Anche se, è logico ritenere che la possibilità di un contingentamento energetico pro-capite, potrebbe incidere sui servizi, conservando solo quelli realmente utili.
- Tuttavia, la maggioranza delle nazioni del primo mondo (quelle prive d'autonomia energetica) piomberebbero in un'era in cui l'energia pro-capite ossia la disponibilità tecnologica procapite sarebbe assai più bassa, di quanto lo sia oggi: forse qualcosa di simile a come erano i primi del 1900s ed il tardo 1800s