domenica 31 ottobre 2021

La strada notturna

Weird Tales del Maggio 1952 - La strada notturna di August Derleth

Ci sono posti sulla Terra, dove eventi criptici, avventurosi, ignoti si manifestano in luoghi dove la gente nasce, vive e muore, lontano dai centri civilizzati e dove le persone possono non aver mai usato un telefono, o mai ascoltato una radio, oppure mai acceso una televisione oppure mai viaggiato in auto in una super strada. Ed è per questo, che tali persone che vivono in luoghi più remoti e meno densamente popolati, sono soliti marcare il proprio territorio per delimitare il confine del loro mondo.

Sono le piccole strada terrose con ai margini della vegetazione che ci cresce, sono strade dove mia moglie Evelyn, dice che sono le vie da percorrere quando viene la notte. In una di queste, ci sono passato moltissime volte, é una strada di campagna sterrata tra Green Spring e Longtown nel Wisconsin. Io e mia moglie, eravamo stati al cinema e tornammo tardi a casa, passando proprio da quella strada sterrata, era davvero sinistra e buia e senza lampioni, poveramente illuminata dalle luci della mia auto, quella spettrale strada sterrata sembrava finisse proprio in mezzo all'oscurità, nonostante l'indicazione di un drive in.

La imboccammo lo stesso con l'auto, perché ad Evelyn non piaceva che io parcheggiassi la nostra auto sulla super strada. Il drive in era chiuso, decidemmo di seguire la strada, che avrebbe di certo portato da qualche parte, anche perché la strada era troppo stretta con i margini mal messi, e non si poteva fare inversione.

Dopo due miglia in mezzo al buio più completo, Evelyn disse -Dove diavolo siamo finiti?!-

-Non lo so- risposi ridendo -ma prima o poi, dovremo incontrare una casa, oppure un ponte, oppure un incrocio che ci riporterà su qualche statale, che probabilmente corre parallela a quella da cui siamo usciti, finendo in questa strada sterrata di campagna-

-Beh! siamo in mezzo al niente- disse sorridendo Evelyn - perché non fermi l'auto, spengi le luci e ci baciamo per un po!-

Feci come mia moglie m'aveva chiesto, fuori era buio pesto e non si sentiva muovere una mosca, nel silenzio e nel buio più completo di una notte senza Luna. Rimanemmo in silenzio, in auto a baciarci per un bel po', poi Evelyn disse che aveva visto una luce lontana, dallo specchietto retrovisore e che forse era meglio mettere in moto e tornare a casa. Io uscii un attimo dall'auto per urinare, e m'accorsi che fuori nel campo, c'era un'enorme numero di vita notturna: grilli, frusciare nell'erba, tutti rumori tipici di una notte di fine primavera ed inizio estate. Insomma la campagna dove c'eravamo fermati, non era poi così tetra e silenziosa come appariva da dentro l'auto, che evidentemente ovattava ogni rumore esterno.

Non era la luce di un'auto, ma la luce che proveniva da una casa di campagna. M'avvicinai allo sportello con la torcia che avevo preso dal bagagliaio e chiesi ad Evelyn se voleva scendere, per chiedere alcune indicazioni stradali. 

La casa era di legno, ai margini c'erano vari sassi, che delimitavano un cortile, c'erano alcune piante di edera che crescevano abbarbicate alla casa. Aprì la porta una giovane donna di colore dagli occhi lucenti, mentre nella casa c'erano altri due uomini che erano intenti a giocare a carte e non si curavano di niente.

-Buona sera, scusateci!, mi saprebbe dire dove siamo, forse ci siamo persi?!- chiesi.

Nessuno mi rispose, le persone della casa sembravano vestite come degli umili contadini, con vestiti logori e di jeans, dall'aria poco pulita. I due uomini erano intenti a giocare a carte e conversavano tra loro di punteggi di carte. [...]

-Non avrei mai voluto venire nella Valle senza speranza, c'è una maledizione quì, c'è una maledizione su tutti noi- disse la donna sotto voce.

-Siamo in mezzo al niente, e si può morir di solitudine in un posto così- disse uno dei due uomini al tavolo.

-C'è la maledizione di una donna, che non può essere soddisfatta da un uomo soltanto- rispose l'altro uomo che era al tavolo.

-Si può morir di solitudine quì a Lost Hope Valley- ebbe a ripetere la donna sotto voce, ceh poi rivolgendosi a noi ci spinse due passi fuori dalla soglia della porta e disse -Ne parliamo fuori- disse la donna che uscendo chiuse la porte.

Poi la donna disse -Siamo nella valle senza speranza. Ascoltatemi, non é una buona idea, andare a giro di notte a bussare alle porte delle case, in posti sperduti dove non c'è nessuno!. Qualcosa di brutto e di grave, sta per accadere, io lo sento!-

La donna portava un anello nuziale, i due uomini che erano in casa sembravano fratelli, forse la donna era sposata ad uno dei due fratelli. 

Adesso sapevo in un qualche modo, dove eravamo: la valle senza speranza. 

Mi sovvenne così all'improvviso, un ricordo di qualche tempo fà, mentre lessi sul giornale Green Springs le notizie locali, circa una serie di località che erano delle frazioni sperse nel nulla della contea: Black Hawk, Cross Corners, little Bear Valley, e Lost Hope Valley ossia la valle senza speranza. Lost Hope Valley la Valle senza Speranza era proprio dove eravamo adesso.

Eravamo sempre nella nostra contea, ma da qualche parte nella notte tra Green Spring e Longtown. [...]

Uno dei due uomini calò il 7 di spade, mentre la donna che era davanti a noi, ma era anche fuori dalla porta, disse a bassa voce -Oddio! il 7 di spade è una carta di morte!- poi aggiunse -Neil hai vinto!-  

La donna era davanti alla porta, la porta era chiusa, la donna non avrebbe potuto vedere dalla finestra ciò che io invece potevo vedere, ossia quali erano le carte che i due uomini calavano sul tavolo: la cosa, vi giuro mi spaventò un poco.

-E con questa, siamo andati pari!- disse a voce alta, uno dei due uomini al tavolo.

-Sì, ma come dicono le carte, come fu il passato, come fu il presente, come fu il futuro-

Non feci in tempo a dare un significato a quello che avevo udito, che vidi che uno dei due uomini s'alzò di scatto in piedi, era armato e con una pistola sparò all'altro. La donna rientrò in casa in un lampo, brandiva un coltello ed attaccò come una tigre l'uomo con la pistola, in pochissimo tempo, l'uomo con la pistola giacque morto, così come pure la donna.

Io dissi ad Evelyn di restare fuori di casa, mentre io entrai in silenzio nella casa, con molta precauzione, per vedere se potevo far qualcosa per aiutare qualcuno di quelli che giacevano immobili sul pavimento, in enormi laghi di sangue che era nero e pastoso ed impiastricciava tutto il pavimento.

Evelyn non restò fuori dalla casa ma entrò, vedendo i tre morti in un mare di sangue , urlò di paura e terrore, io presi Evelyn e l'accompagnai in auto, le dissi che era meglio se fosse restata buona e tranquilla ed in silenzio, seduta nella nostra auto.

Tornai dentro la casa, ma non c'era telefono, non c'era corrente elettrica. 

Ritornai di corsa all'auto, feci inversione con l'auto, incurante delle buche e della strada stretta e dei colpi che presero le ruote dell'auto, che per fortuna non si bloccarono e poi rifeci la strada al contrario. La strada ci avrebbe riportato sulla statale, e poi avremmo raggiunto rapidamente Longtown dove avremmo denunciato tutto allo sceriffo.

Il percorso a ritroso sembrava non finire mai, ma alla fine raggiunsi l'autostrada dove c'era di nuovo segni di civiltà. C'erano auto che andavano e venivano da ogni direzione, ebbi la tentazione di fermare l'auto e di chiedere aiuto, per riferire a più di una persona che si sarebbe fermata quello che avevamo visto, ma non lo feci.

Al primo telefono pubblico fermai l'auto e m'aggrappai alla cornetta, parlando tutto d'un fiato, riportando al sergente di guardia dell'ufficio dello sceriffo di Longtown, quello che io e mia moglie avevamo visto. Il sergente mi disse che potevo riportare mia moglie a casa e che poi potevo accompagnarlo, per andare a vedere il posto dove era successo il fattaccio.

Feci esattamente così.

Insomma, quando ero accompagnato dal sergente, spiegandoli che il posto era a Lost Hope Valley, e che avremmo trovato una piccola strada di campagna, sterrata e stretta e poco illuminata, accadde che nonostante m'impegnassi a cercare la deviazione, facendo e rifacendo la strada statale, non trovai più la strada di campagna. Mi fermai dove approssimativamente, osservando il chilometraggio dell'auto, avrebbe dovuto esserci quella maledetta strada di campagna che avrebbe dovuto portare in mezzo al niente, ma al suo posto, c'era soltanto dell'erba che era cresciuta sopra una vecchissima strada di campagna, che un tempo doveva esserci. Anche il sergente ne era convinto, avevamo trovato il fantomatico viottolo di campagna, anche se era evidente che non c'era passato mai nessuno da anni, su quella strada, non c'erano infatti le impronte di pneumatici, i miei pneumatici, che invece avrebebro dovuto esserci.

-Una strada che si palesa solo di notte- disse con un sorriso ironico il sergente, che alle prime luci della mattina, si fece rapidamente l'idea, che probabilmente io e mia moglie avevamo bevuto un po' troppo, prima o dopo che c'eravamo appartati per stare in intimità.

Il sergente promise che avrebbe archiviato il caso e non avrebbe fatto niente, perchè non era successo niente, e comunque ci consigliò di bere ed appartarci a casa nostra, piuttosto che in auto, in compagnia di qualche bottiglia di whisky: dopo tutto eravamo sposati.

Con mia moglie, non ne parlammo più di questa cosa, ma dopo un paio di anni, lo sceriffo mi telefonò, dicendomi che Evelyn doveva passare dal suo ufficio, per firmare delle pratiche circa il rilascio della patente di guida.

Io accompagnai mia moglie Evelyn nell'ufficio, lei firmò le pratiche, poi lo sceriffo ridendo disse -Adesso mi ricordo di voi due!, siete la coppia che in giugno ha riportato uno strano omicidio, in una strada che non esiste, ma che si palesa solo di notte-

Io e mia moglie eravamo imbarazzati e non dicemmo niente.

-Ho qualcosa da farvi vedere- disse ridendo lo sceriffo.

Da un grosso mobile in ferro, con varie pratiche, lo sceriffo tirò fuori un paio di foto, erano molto vecchie: c'erano ritratti due uomini ed una donna.

-Sì! sono loro!, sono loro!- disse Evelyn

Lo sceriffo sorrise e disse -Non vedete come é scolorita la foto e quanto é vecchia questa foto?!-

-Beh! che c'entra!- dissi annuendo con decisione-Sono loro!, sono proprio loro!-

La seconda foto, mostrava le rovine di una casa in pietra ed in legno, era distrutta dal tempo, ma era proprio la casa dove era successo il fattaccio!.

-E' quella!- dissi -Sì! perdiana! é proprio quella la casa e sono proprio loro!- dissi guardando lo sceriffo, con un'aria preoccupata.

-Oh! vi credo!- disse lo sceriffo che poi aggiunse con un sorriso pacioso - ma il fattaccio é accaduto nel 1891 ossia esattamente 60 anni fà, precisamente la stessa notte in cui avete fatto la segnalazione!-

-Ma come é possibile- esordimmo increduli, io ed Evelyn, restando a bocca aperta.

-E' la stessa, identica e precisa ragione, del perchè nessuno voglia vivere laggiù nella valle Senza Speranza, perché quelle son cose che escono fuori sempre di notte!- disse ridendo lo sceriffo, che poi chiuse l'incartamento, poi lo ripose nell'archivio, e chiuse a chiave il cassetto metallico.