L'aria risultò essere sterile e priva di ogni rischio batteriologico e radiologico.
Il Centro di Ricerca Spaziali aveva già comunicato da tempo alla ISS Solaris il mio arrivo, spedendo le mie credenziali d'ispettore ed ufficiale in comando, in forza dell'articolo 5 del Codice Interstellare. Però non c'era nessuno ad accogliermi sul ponte di attracco, questo era assai strano.
Il rapporto che avevo letto sull'ultima situazione nota a bordo della stazione spaziale era folle.
Avrebbero dovuto esserci solo 3 persone: il capo equipaggio il prof.Gibarian, prof Sartorius, prof. Snow, tutti e tre erano scienziati, intenti a studiare il pianeta Solaris, presso cui la stazione spaziale era in orbita. Gli ultimi messaggi ricevuti da ISS Solaris, indicavano una presenza a bordo di 6 persone, e la morte del prof.Gibarian. Era ovvio che i dati ricevuti erano folli, doveva esserci un guasto ai sistemi, perché nessuno era attraccato sulla ISS Solaris, a parte il mio shuttle.
Non incontrai nessuno nella stazione spaziale, era vuota e spettrale, mi diressi rapido ma con silenziosa prudenza al centro di comando, in cui mi chiusi dentro.
Il prof.Gibarian stando ai computer ed ai filmati delle telecamere s'era suicidato stamattina presto alle ore 5:50, lanciandosi nel vuoto siderale, senza indossare una tuta spaziale.
La cosa folle era che dopo 3 ore, alle 8:50 lo stesso prof. Gibarian era apparso dal niente, dentro la sua cabina, poi Gibarian s'era diretto al sotto livello due.
I restanti due membri dell'equipaggio, stando ai loro marker, erano Sartorius e Snow, entrambi erano chiusi nelle proprie cabine e non rispondevano alle mie videochiamate.
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Feci una perlustrazione accurata di tutta la stazione spaziale, per precauzione mi portai nel cinturone la mia pistola M26 Taser che avevo settato su stordimento.
I locali della ISS Solaris erano tutti vuoti, tranne i due vani con accesso bloccato dall'esterno, che erano presumibilmente ancora occupati dal dr. Sartorius e dr. Snow e da altre 2 entità che consumavano ossigeno ed emettevano Co2.
A parte questa follia, sembrava tutto normale sulla ISS Solaris, tranne il piccolo particolare di quello che trovai in un surgelatore nel sottolivello due.
C'erano due feretri nel surgelatore: uno sembrava il cadavere di Gibarian, l'altro era il feretro di una sconosciuta, un'enorme donna, di colore, mezza nuda, con un seno enorme.
Feci un rapido esame del DNA, con il mio kit portatile di sequenziamento genetico: a dire del mio piccolo notebook e della mia sonda, c'erano due prof Gibarian morti nel surgelatore, perché i due feretri avevano lo stesso DNA.I risultati erano una follia scientifica, tranne per il fatto che i due feretri avevano due isotopi sconosciuti, che erano invece presenti in modo largo e diffuso sul pianeta Solaris.
Cosa c'entrava il pianeta Solaris in questa follia?!
La stazione spaziale ISS Solaris era in orbita di questo strano pianeta, fatto prevalentemente d'acqua. Definire strano questo pianeta era una gentile metafora: più opportuno l'aggettivo qualificativo un pianeta dove regnava la follia.
L'orbita del pianeta Solaris era un'anomalia matematica, un'orbita irrazionale stabile. un eufemismo matematico per dire che il pianeta volava nello spazio effettuando continue correzioni di rotta e velocità, per mantenere un'orbita a forma di 8, tra le due stelle del sistema binario Anthares, in modo da poter avere sempre l'acqua liquida sulla superficie.
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Mi chiusi nella mia cabina per dormire almeno 6 ore, il lungo viaggio spaziale mi aveva mentalmente stancato.
Questa follia che stavo trovando sulla stazione Solaris, sentivo che mi stava minando da dentro.
Io non ero ancora uscito dalla crisi di nervi che ebbi tre anni fà, quando mia moglie morì in uno stupido incidente d'auto. I miei colleghi strizzacervelli mi avevano detto che io dovevo tornare a lavorare, perché solo il lavoro mi avrebbe aiutato ad uscire da questa crisi.
Mia moglie si chiamava Rheya.
Un'entità esteticamente identica a Rheya, e con un carattere identico, apparve la stessa notte nel mio letto.
Una parte di me voleva che fosse Rheya, quella che dormiva abbarbicata al mio braccio destro. Un'altra parte di me, sapeva che l'entità che giaceva raggomitolata nel mio letto, abbarbicata al mio braccio destro non era Rheya, perché Rheya era morta 3 anni fà.
Mi alzai ed accesi la luce di cabina: era bene far quattro chiacchere con questa entità, per capire cosa diavolo stesse accadendo.
Mi schiarii la voce, Rheya si destò, mi sorrise e s'alzò con busto, restando nella mia cuccetta.
-Ciao Rheya!, come sei arrivata sin quì?! Rheya, come facevi a sapere che io ero quì?!-
-Non lo so!, Chris sei arrabbiato con me?!-
-No!, Rheya non sono arrabbiato con te. Rheya!, dove siamo adesso?!- chiesi
-Siamo a casa!. Chris!, forse non ho avuto una grande idea a venire quì-
-Rheya, come hai fatto a venire a bordo della ISS Solaris?!- chiesi
-Non lo so, Chris, non ho alcun ricordo, a parte il ricordo di te!-
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Andai al centro di comando, Rheya mi aveva seguito, s'era seduta su una poltrona accanto a me, era silenziosa e sorridente, appagata dalla mia presenza, ignorava i computer, i monitor, i mainframe e le attrezzature che c'erano nel centro di comando.
Contattai il dr.Snow ed il dr.Sartorus, questi risposero alla mia chiamata, comparvero i loro volti sul monitor flat da 40"pollici della sala comando. Il dr.Sartorius, dr.Snow sorrisero con aria sarcastica ma non commentarono la presenza di Rheya.
Il dr. Snow esordì dicendo - Ciao Kelvin, adesso faremo due chiacchere sui visitatori- mentre sorridendo sarcastico mi fece l'occhiolino.
Misi le braccia conserte, e con espressione seriosa, annui con la testa restando in silenzio.
Il dr.Sartorius disse -Sappiamo che i visitatori hanno un isotopo, lo stesso isotopo lo si trova sul pianeta. Noi esseri umani non abbiamo tale isotopo, quindi i visitatori sono fabbricati sul pianeta Solaris-
Il dr.Snow disse -Sono entità fabbricate, perché la loro forma estetica é identica al ricordo di familiari o persone care, degli esseri umani che sono presenti sulla ISS Solaris. Il sequenziamento genetico dei visitatori dimostra che hanno lo stesso DNA della persona da cui proviene il ricordo-
Io annui con la testa, mentre scorrendo i dati di consumo di aria, produzione di Co2 nella stazione spaziale, erano quelli di 6 persone, quando invece avremmo dovuto essere solo in TRE.
-I visitatori sono composti da Idrogeno, Carbonio, Azoto, Ossigeno, sono assenti al 100% gli altri elementi che sono presenti in un essere umano nella percentuale del 1%. Gli Atomi di Idrogeno, Carbonio, Azoto, Ossigeno sono delle copie. Il numero di massa di tali elementi non collima a quello che dovrebbe essere. L'errore non é molto alto, ma é significativo, da farci ritenere che gli Atomi di Idrogeno, Carbonio, Azoto, Ossigeno non siano dei veri atomi di questi elementi, ma una loro emulazione!- disse il dr. Sartorius
-Quindi che cosa ne possiamo concludere?!- chiesi.
-Io ne concludo che le creature Phi sono sonde aliene, provenienti dal pianeta Solaris, le sonde servono per studiarci. Gibarian ha interagito con il ricordo materializzato della sua moglie defunta, Gibarian s'é suicidato, gettandosi fuori dalla stazione spaziale!- disse il dr. Snow.
Io storsi la bocca ed annuii: in questa follia da manicomio, qualche briciola di razionalità stava iniziando ad emergere.
-Io ne concludo che le creature Phi potrebbero essere composti da neutrini, manipolati dal pianeta Solaris, per costruire atomi e poi molecole- disse il dr. Sartorius
Il dr. Snow con tono di voce alterato disse -Dr. Sartorius, l'universo é composto al 95% da energia oscura e dalla materia oscura, su cui non sappiamo niente. E' più probabile, a causa dell'abbondanza di energia oscura e materia oscura, che una di queste componenti sia stata condensata dal pianeta Solaris per emulare atomi di Idrogeno, Carbonio, Azoto, Ossigeno, creando i visitatori che sono copie del nostro DNA, ma con la forma di persone a noi care.-
Il dr.Sartorius strinse la bocca e serrò la mascella e con un sibilo acido disse -Sì! anche questo é possibile!-
-E' irrilevante cosa siano queste creature!.- disse il dr. Snow che fece una breve pausa, poi continuò dicendo - Il punto é che sono sonde, sono fabbricate dal pianeta Solaris, queste sonde servono per studiare le nostre emozioni. Noi siamo venuti sulla stazione spaziale per studiare il pianeta, e siamo diventati dei topolini da esperimenti, noi siamo rinchiusi in un labirinto senza uscita!. Noi non comprendiamo la biochimica, non comprendiamo la fisica, non comprendiamo gli scopi e gli intenti di queste sonde!. Noi dobbiamo battercela, oppure quì sulla ISS Solaris, noi tre esseri umani faremo la fine dei 10 piccoli indiani!. -
Sul monitor del dr. Sartorius comparve una piccola mano sinistra di color rosa.
Il dr.Sartorius disse -Vai via!, Vai via!, t'ho detto di lasciarmi in pace!- poi la webcam del dr. Sartorius si spense all'improvviso.
Dopo avermi saluto, anche il dr. Snow spense la sua webcam.
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Non ebbi contatti con il dr. Sartorius ed il dr.Snow per 2 giorni, ma dai consumi di ossigeno ed emissioni di Co2 sapevo che erano nei loro alloggi.
Stamattina i consumi di ossigeno e le emissioni di Co2 erano quelle di 2 persone. Non c'era più nessuno sulla stazione spaziale, a parte io e Rheya.
Feci il giro di tutta la stazione spaziale, perlustrando di persona tutti i laboratori, tutti i bagni, tutti gli alloggi personali dell'equipaggio, inclusi magazzini, rimesse e persino i sotto livelli dei servizi, dove c'era bassa gravità. Ogni maledetto buco o pertugio sulla stazione spaziale, in cui un essere umano avrebbe potuto nascondersi, l'avevo controllato.
Non c'era più un cazzo di nessuno sulla stazione spaziale Solaris, a parte io e Rheya.
Avevo verificato anche i refrigeratori in cui avrebbero dovuto esserci i due cadaveri, non c'erano più nemmeno quelli, i due morti erano scomparsi anche loro!.
La stazione spaziale era vuota, c'eravamo solo io e la mia Rheya.
Per qualche misteriosa ed arcana ragione, la mia Rheya che era morta anni fà, s'era materializzata sulla ISS Solaris, adesso io non la volevo più perdere, come m'era accaduto in passato!.
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Ero con la mia Rheya in mensa, lei era seduta al tavolo e sorseggiava un succo di frutta, la mia Rheya sembrava molto calma e rilassata, quasi inspiegabilmente ciarliera, dato che mi bombardava continuamente di domande su che differenze ci fossero tra i cibi liofilizzati ed i cibi surgelati, che erano disponibili nelle dispense o frigoriferi della ISS Solaris.
Io a giudizio di Rheya ero invece scuro in volto, un po' indisponente nella conversazione, dato che mi limitavo a rispondere per monosillabi, alle sue assillanti domande.
-Se io non esistessi, tu ti ri-sposeresti?!- chiese all'improvviso Rheya.
-No!- risposi.
-Mai?!-
-No! mai!- risposi.
-Perché no?!-
-Non lo so. Sono già stato sposato per dieci anni, e non mi va di risposarmi- risposi.
-Chris!, sono spariti tutti sulla stazione spaziale, che cosa faresti se sparissi anche io?!-
-Non essere stupida Rheya!. Non ci sono motivi perché tu sparisca.- dissi
-Ti amo!-
-Rheya, che cosa c'è che non va?!- chiesi.
-Niente!-
Non potevo credere a quello che avevo visto, Rheya era letteralmente scomparsa in un attimo, sotto ai miei occhi!.
Corsi al portellone pneumatico del vano mensa, l'aprii e mi ritrovai dentro al lunghissimo corridoio, dritto, vuoto, che divideva in diagonale la stazione spaziale. Mi passai le mani sulla fronte e sui capelli: stavo colando sudore freddo, forse temevo che sarei scomparso anche io.
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Tempo residuo per abbandonare in sicurezza la stazione spaziale Solaris con lo shuttle 22H : 30 minuti
La stazione spaziale ISS Solaris, era ormai fuori dall'orbita del pianeta blu, molto presto ogni prova dell'esistenza delle creature del pianeta Solaris sarebbe scomparsa.
La causa della perdita della stazione spaziale sarebbe diventata nota al Centro di Ricerche Spaziali, tra un paio di giorni. Giusto il tempo che l'ultima telemetria della stazione spaziale ISS Solaris, che io avevo spedito prima di spegnere i mainframe. I dati telemetrici dimostravano che sulla ISS Solaris s'era innescato una cascata di guasti, progressivamente culminati in poco meno di 12 ore, in una totale catastrofe di sistema!. Facendo due conti sulle orbite e dati siderali, al Centro di Ricerche Spaziali avrebbero inferito che la ISS Solaris era cascata dentro ad uno dei due Soli del sistema Anthares.
M'alzai dalla sedia del centro di comando, presi il mio casco spaziale, mi diressi rapido verso l'hangar, dove c'era ancora attraccata la mia navetta spaziale.
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-Chris, che cosa pensi di fare sul pianeta Solaris?! E' interamente coperto di acqua, ti sarà difficile atterrare con il tuo shuttle, il veicolo non é anfibio- disse l'Intelligenza Artificiale del mio Shuttle.
-Sì lo so! ma é una mia scelta!- risposi, mentre spensi anche l'I.A. di bordo del mio shuttle.
Io volevo scendere sul pianeta Solaris, sperando che il pianeta Solaris mi ridesse la mia Rheya!.