Nella città dei morti viventi di Laurence Manning e Fletcher Pratt, i due autori di questo racconto di primo livello, propongono un soggetto inusuale, siamo sicuri che farà scalpore al costo di 25 Centesimi di Dollaro!. E' universalmente noto che tutte le sensazioni che proviamo, sono solamente trasmissioni d'impressioni provenienti dai nostri organi connessi al nostro cervello. Immaginate che esista un meccanismo, che permetta d'avere ogni tipo d'esperienza, senza alcun contatto fisico o presenza reale. Questa cosa sarebbe il più rivoluzionario cambiamento nella storia umana, i nostri autori lo mostrano in modo convincente!.
La città dei morti viventi, un racconto di Laurence Manning e Fletcher Pratt pubblicato nel Science Wonder Stories nel 1930, ha fortissima influenza su quello che 69 anni dopo nel 1999 avrà successo nel cyberpunk come Matrix.Il mondo della Alvrosdale è un mondo molto piccolo, una comunità agricola molto unita, forse da qualche parte nel nord Europa. Alvrosdale è interamente tagliato fuori dal resto del mondo per un paio di migliaia di anni a causa i un cataclisma geologico che ha eretto una catena di montagne invalicabili. La gente vive quello che potrebbe sembrare una vita primitiva, senza macchine e tecnologia. In realtà essi odiano e temono l'idea della tecnica e delle macchine. I cittadini di Alvrosdale sono a conoscenza, in modo vago, dell'esistenza di macchine ad alta tecnologia ed hanno una vaga consapevolezza che in altre parti del mondo, le macchine hanno raggiunto uno straordinario grado di sofisticazione, alimentato da un demone Dale. Ogni anno, un certo numero di giovani a bordo dei loro alianti (gli alianti sono tollerati in quanto non hanno alcun collegamento con il demone Dale) attraversano l'invalicabile catena montuosa. Prima che questi giovani partano, il vecchio e saggio Hal Hallstrom racconta loro la sua storia incredibile!.
Hallstrom ebbe a scoprire un mondo dominato dalla macchine che controllano le persone che sono quasi come morte. La gente però non è del tutto morta, ma è definita "morta vivente", le macchine sono cattive e la gente di Alvrosdale ha ottime ragione per temere la civiltà delle macchine.
Le idee che Manning e Pratt anticipano la realtà virtuale, non è solo una vaga approssimazione, ma l'idea è completamente sviluppata e più innovativa di quella che 40 anni dopo sarà creata nel cyberpunk. La realtà immaginata da Manning & Pratt non è solo la realtà virtuale che imita la vita, ma è una realtà che sostituisce la vita, con l'esistenza anche di Cyborgs.
Gli autori di fantascienza a volte sono bravi a predirre tecnologie, ma spesso non sono così attenti a valutare le conseguenze che tali tecnologie producono. In questo caso Pratt & Manning mostrano nel loro racconto, il lato distruttivo di una tecnologia utilizzata per puro piacere e divertimento: per cui i quotidiani abusi & dipendenze da internet dei giovani dei prii del XXI°secolo, non avrebbero stupito Pratt & Manning se oggi fossero ancora vivi.
L'uomo nella teca é certamente il progenitore di Neo della saga di Matrix quindi tirando le somme, i fratelli Wachowski in realtà hanno inventato molto poco!