Nell'articolato e complesso plot di SciFi (che è stato omaggiato anche di un plot remastering nella collana JDAB) non privo di divagazioni (lente e soporifere, inutili allo scorrimento della fabula principale), per la prima volta si fece menzione ai lettori di Amazing Stories, dell'immaginario contesto alieno-egiziano posto su Marte.
Nel racconto di SciFi del 1936 si fondono le credenze teosofiche Blavatsky (1877) dei viaggi astrali, razionalizzate con artefatti tecnologici alieni posti su Marte!.
L'idea del viaggio Astrale, fu poi permutata da Hollywood in Avatar (2009) in cui era stato creato un ibrido alieno, con DNA umano, per permettere "la bilocazione di Ka" interagendo da remoto, ma direttamente con le civiltà aliene autoctone del pianeta alieno.