https://en.wikipedia.org/wiki/The_Strand_Magazine
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Il contesto storico del 1891
Giosuè Carducci fu vittima di una violenta contestazione di studenti repubblicani all'Università di Bologna. Papa Leone XIII promulgò l'enciclica Rerum novarum. James Naismith inventò la pallacanestro, Thomas Edison brevettò la radio, a Bruxelles si proclamò il 1º maggio festa dei lavoratori.
https://it.wikipedia.org/wiki/1891
Il primo numero del magazine "The Strand Magazine".
La prima cosa che si nota é che nella copertina, non é indicato il prezzo per copia!. La rivista sembra essere un semestrale nel primo numero. Non esiste un indice, non ci sono incipit per i racconti pubblicati, non ci sono text-trailers per i racconti futuri, c'é solo uno scarno editoriale. il magazine é impaginato come un libro illustrato, sono molto gradevoli i disegni che risiedono all'interno dei racconti, alleggerendone l'impaginazione. Le storie del primo numero hanno personaggi sia contemporanei per tempo & spazio ai lettori del 1891, quanto personaggi con un'iconografia della metà dell'Ottocento, oppure del tardo Settecento. Insulse storie d'amore con plot idioti, un racconto "action" sui pompieri e gli incendi a Londra con gli interventi storici della brigata dei pompieri del capitano Shaw. Vari ritratti di celebrità del tempo (oggi lo definiremmo una sorta di rotocalco di gossip) quindi un articolo sui veterinari e l'ospedale per gli animali, quindi il racconto di un novellista tedesco, due racconti d'autori russi.
Storia del quartiere Strand, storie d'amore, storie d'azione di pompieri a Londra, storie di bambini durante la guerra franco-prussiana, molte storie con donne come protagonista, storie d'animali, storie ambientate nelle colonie britanniche. Non ci sono alieni, non ci sono mostri (marini, terrestri o sub-umani), non ci sono spettri, non ci sono vampiri, non ci sono morti viventi (ne di Poe ne di Frankestein), non ci sono entità magiche (elfi, fate, maghi, draghi).
Le narrazioni romanzate nel primo numero, potrebbero avere anche un qualche fondo di verità, in ogni caso sono lo specchio della società del IXX secolo e di una rivista che nel primo numero forse era targhetizzata per un pubblico femminile oppure laburista e progressista (dato che le donne all'epoca non votavano, ma erano protagoniste di molti dei racconti del n.1 di "the strand magazine"). Per quanto il n.1 del 1891 non sia un magazine di fantascienza e non abbia niente in comune con il primo numero di Amazing Stories del 1926, la rivista "the strand magazine" é un pezzo di storia!. La sua lettura é gradevole anche per un osservatore del XXI secolo, permette di saziare la curiosità sullo scoprire che cosa appassionasse il mercato dei lettori del tardo ottocento.
Perché la rivista Amazing Stories é per definizione, il primo magazine di SciFi, se vari decenni prima c'erano riviste di proto-SciFi che potrebbero essere assimilabili ad Amazing Stories?!
1-Perché Hugo Gernsback coniò il termine "Scienti Fiction" alias Science Fiction = Fantascienza un'etichetta che ne definì un genere che era già noto, ma non era stato ancora definito.
2-Perché la rivista americana Amazing Stories fu pubblicata dal marzo 1926 sino al marzo 2005 con una vita editoriale di 79 anni, invece la rivista britannica "the strand magazine" ebbe una vita editoriale di 59 anni.
3-Perché il primo numero di "the strand magazine" (1891) non é una rivista di Fantascienza a differenza del primo numero di Amazing Stories (1926) dove la componente fantascientifica é già tutta presente nel primo numero, in tutte le pagine del magazine.
4-Perché Amazing Stories ebbe grande successo in USA, all'epoca negli anni 192x il costo delle riviste commerciali doveva essere basso, per collocare molte copie ad un pubblico ampio, che all'epoca non aveva molti soldi da spendere!. Le riviste erano prodotti che non potevano sostenere ingenti costi di distribuzione. Le ampie distanze geografiche (montagne, oceani), l'assenza di tecnologia (aerei), creavano mercati chiusi (ancorché con stessa lingua) con forti barriere all'entrata. Era ovvio che per il mercato statunitense fosse più conveniente creare & stampare delle proprie riviste di SciFi, piuttosto che importarle dalla Gran Bretagna!.