domenica 28 giugno 2020

Amazing Stories INTERSTELLAR FLIGHT by Ben Bova nel 1964

Ben Bova è uno sceneggiatore e scrittore di fantascienza, nel gennaio del 1964 scrisse un interessante articolo che fu pubblicato sulla rivista di fantascienza Amazing Stories, intitolato: Interstellar Flight.

Il testo è disponibile in inglese, in originale, come estratto da Amazing Stories n.1 vol.38 del Gennaio 1964 che illustra in modo razionale, ottimi spunti di "ufologia razionale" al proprio pubblico del 1960s.

Per le persone non dotate di skills linguistici in inglese, si provvede a fare una brevissima sintesi dei punti centrali dell'articolo, in cui si discuteva nel 1964, delle modalità per viaggiare nello spazio.

Con il tempo la scienza ha dimostrato che nel sistema solare non ci può essere vita intelligente, così per come noi la intendiamo sulla Terra. Sono state distrutte dalla Scienza, tutte le fabule di fantascienza ambientate su Marte, Venere, Giove ecc... Le distanza siderali anche solo alla stella più vicina, Alfacentauri, sono incommensurabili: con le velocità sviluppate dai razzi a propulsione chimica, necessiterebbero 80mila anni per raggiungere Alfacentauri!.
  1. Iperspazio: in questa dimensione, una nave spaziale nell'immaginazione di uno scrittore di fantascienza, potrebbe essere spinta a velocità superluminali, oppure potrebbe essere dotata di Motori FTL-Faster Than Light. I fisici bollerebbero questa invenzione come spazzatura!.
  2. La velocità della luce è una barriera non superabile: viaggiando però ad una frazione sostanziale della velocità della luce, sarebbe possibile viaggiare nello spazio, sfruttando anche gli effetti relativistici del tempo nave (che subirebbe una drastica contrazione, rispetto ad un osservatore in quiete sulla Terra).
  3. Animazione Sospesa & Ibernazione: è una necessità per viaggiare nello spazio, portando allo zero l'equipaggio e poi svegliandolo poco prima dell'arrivo. Sarebbe una necessità indispensabile, ogni volta si pensasse a lunghi viaggi siderali, anche se l'astronave viaggiasse ad una frazione prossima alla velocità della luce, considerate le infinite distanze siderali che dividono le stelle, anche solo della nostra galassia.
  4. Interstellar Ramjet, ossia un motore a fusione che potrebbe alimentare accelerazioni a 1g per molti mesi, per quanto oggi sia difficile emulare il processo di fusione delle stelle, per sviluppare energia, (NDR il Ramjet appare un'alimentazione insufficiente a coprire i fabbisogni energetici di accelerazioni, decelerazioni, che solo un motore ad annichilazione d'antimateria, potrebbe sostenere per voli siderali tra stella e stella) .

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