Nel 1952 la più grande casa editrice italiana la Mondadori, lanciò una rivista mensile di racconti ed una collana bimensile di romanzi di fantascienza:
La maggior parte del materiale della rivista Urania provenne dal periodico statunitense Galaxy Science Fiction, che all'epoca si distingueva per raffinatezza dei suoi contenuti. La rivista di fantascienza chiuse dopo 14 numeri per carenza di vendite, invece la collana di romanzi Urania con cadenza quindicinale riscosse un grande successo tra gli italiani.
Urania è sicuramente la più conosciuta e longeva collana di libri di fantascienza, pubblicati in lingua italiana, composta prevalentemente da autori di lingua inglese.
I curatori della collana Urania.
- Dal 1952 al 1961 fu Giorgio Monicelli l'ideatore e curatore della collana, che coniò anche il termine italiano "fanta-scienza" poi divenne fantascienza, Monicelli abbandonò il suo ruolo per dissidi con lo zio Arnoldo Mondadori e per problemi di salute.
- La gestione di Urania fu affidata per 12 numeri ad Andreina Negretti, che era già in redazione dal 1958.
- Dal 1964 sino al 1984 Urania fu gestita sia da Carlo Fruttero quanto da Franco Lucentini e furono pubblicati solo autori stranieri.
- Dal 1985 Gianni Montanari prese la gestione di Urania, eliminò le ristampe, introdusse il Premio Urania, iniziò a pubblicare anche opere di scrittori italiani di Fantascienza.
- Dal 1990 la collana Urania fu curata da Giuseppe Lippi, nel 2004 la trasformò in mensile, reintrodusse le ristampe, limitò il numero di nuovi romanzi a solo 6 all'anno.
- Dal 2018 Franco Forte divenne il direttore di Urania, quanto di tutte le altre testate di fantascienza che erano nate per "spin off" da Urania.
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