domenica 16 gennaio 2022

L'editoriale apertura di Galaxy Science Fiction dell'Ottobre 1950

Nell'Ottobre del 1950 nel PDF rintracciabile su LUMIST, si scopre che della testata Galaxy Science Fiction il capo editore era VERA CERUTTI, l'editore era H.L.GOLD, il direttore artistico W.I. VAN DEL POEL. La rivista di fantascienza era stampata dalla World Editions Inc, di New York, in cui il Presidente era GEROGE A. GOGNIAT, il vicepresidente MARCO LOMBI, la segretaria & tesoriere era ANNE SWEREDA.

E' veramente INSOLITO, trovare dentro ad una PULP MAG stampata in inglese, per il mercato americano, dei nomi italiani, quando é noto che in Italia la fantascienza fu sempre ignorata.

Nel 1926 dilagò in USA Amazing Stories, il mitico magazine americano fu spinto dal successo imprenditoriale britannico The Strand Magazine del 1891 mentre in Italia non c'era niente di simile.

Certo, nel 1891 gli italiani erano ancora analfabeti, dato che l'unità d'Italia avvenne solo nel 1871.

Però in Italia non c'era niente di simile in ad Amazing Stories, nemmeno nel 1926 quanto nei ruggenti 1920s e 1930s, in Italia non si trovano riviste di fantascienza (osteggiate da Chiesa Cattolica, quanto dagli intellettuali italiani). 

Per trovare qualche testata di fantascienza, occorre risalire alla collana Urania di Mondadori nel 1952, in cui il magazine di SciFi fu un FLOP, mentre fu un successo la pubblicazione dei tascabili di fantascienza. Testi portatili, ed economici, quasi "usa & getta" da consumare sui treni o corriere per i pendolari, oppure da leggere al mare sotto l'ombrellone.

Un successo editoriale di Urania che fu fuoco fatuo, perché l'italiano medio non ha mai letto poi molto, preferendo prima il giornale dello sport e di partito, poi la radio e la televisione. 

Oggi la televisione tematica satellitare e lo streaming via internet tematico, i social network dominano le abitudini di consumo ludico degli italiani di ogni età, in media solo una piccola parte degli italiani (prevalentemente donne) legge qualcosa in cartaceo.

Vediamo in una breve sintesi, che ha da raccontare ad un osservatore del XXI°secolo, l'editoriale di Galaxy Science Fiction n°1 Volume 1 dell'Ottobre del 1950.

"La fantascienza prolifica in Hollywood, radio, libri, riviste, ma il più delle volte è fantascienza scadente. Galaxy Science Fiction si promette di portare la fantascienza ad un livello più elevato, ad un livello di maturità a cominciare dalla copertina delle rivista, così come alle pubblicità interne alla rivista: una fantascienza per gente matura!. [...] Anche la stampa della rivista promette d'essere d'alta qualità [...] grazie anche ad un nuovo processo di stampa dalla qualità fotografica, al momento la metodologia al Kromekote é usata solo da Galaxy Science Fiction. [...] Gli autori di fantascienza selezionati per essere pubblicati su Galaxy sono tutti di alta qualità e miglioreranno nei numeri successivi. [...]"