martedì 14 settembre 2021

Le radici dell'iconografia aliena nella Fantascienza

L'idea che possano esistere entità EXTRATERRESTRI, distinte dagli esseri umani e completamente diverse da demoni od angeli, nacque come IDEA DEL MOVIMENTO PROTESTANTE nel 1500: fu il vescovo Godwin che nel 1638 pubblicò postumo, il primo libro di fantascienza, in cui si postulava vita aliena sulla Luna. 

Con il tempo gli intellettuali del tempo ebbero a riprendere le idee di Giordano Bruno della "Pluralità dei Mondi", questi fu arso vivo da Chiesa Cattolica nel 1600

Le prime iconografie degli alieni, ebbero a comparire nei PRECURSORI di Fantascienza: tali idee ebbero a diffondersi nei primi racconti fantastici dal 1600 al 1700, anche se tali idee rimasero chiuse in un insieme ristretto, le elite che sapevano leggere e scrivere. L'idea che esistessero gli ExtraTerrestri ebbero a diffondersi nella massa della popolazione, solo dopo la scolarizzazione di massa e la nascita del mercato dell'editoria (giornali, libri, riviste) ossia dopo 1800.

Jonathan Swift (Dublino, 30 novembre 1667 – Dublino, 19 ottobre 1745) fu scrittore e poeta irlandese, autore di romanzi e pamphlet satirici.  Spirito libero e razionale, pastore anglicano di posizioni eterodosse, s'occupò di politica e religione, mettendo in luce follia e presunzione umana, la sua opera satirica più nota é -I viaggi di Gulliver-. Nel suo testo immaginario e satirico, si ritrovano ANOMALIE INFORMATIVE molto chiare sui "LAPUTI", assieme alle criptiche raffigurazioni. E' forte il sospetto che Swift ebbe ad avere un incontro ravvicinato con una cultura aliena, evento che poi fu rielaborato e mai ammesso, bensì mescolato in satira nel suo testo.

Eliza Haywood (Londra, 1693 – 25 febbraio 1756) fu una scrittrice, un'attrice, una pamplettista inglese: scrisse e pubblicò oltre settanta opere durante la sua vita, tra fiction, spettacoli teatrali, traduzioni, poesia, periodici, romanzi, ecc... La sua opera di proto-fantascienza più famosa è "THE INVISIBLE SPY". Nel testo vi sono pesantissime evidenze, che veramente la donna sia entrata in contatto con un alieno, che all'epoca stesse studiando la cultura umana da remoto, facendo intercettazioni ambientali!

Voltaire pseudonimo di François Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778) fu un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese. La sua opera di proto-fantascienza più nota é "Micromega" dove narra i viaggi di un alieno nel cosmo. La descrizione degli alieni è sommaria e molto generica presumibilmente antropomorfa, con iconografie identiche agli umani ma con differenti altezze. Infatti Voltaire immagina l'esistenza di alieni veramente molto piccoli di statura (rispetto agli esseri umani), quanto alieni decisamente molto molto alti (rispetto agli esseri umani). Non vi è traccia nel testo Micromega (1752) di un contatto alieno

Olof von Dalin (Vinberg, 29 agosto 1708 – Drottningholm, 12 agosto 1763) è stato un poeta e storico svedese. Precettore del futuro Gustavo III, Dalin fu il primo rappresentante e divulgatore dell'Illuminismo nei paesi scandinavi; la sua attività si realizzò attraverso il giornale satirico. La sua opera di proto-fantascienza é -The tale of Erik and the Goths- in cui narra di visite extraterrestri sul pianeta Terra. NON MI È RIUSCITO DI TROVARE IL SUO TESTO IN INTERNET, NON HO POTUTO VALUTARE SE NEL TESTO VI SIANO EVIDENZE DA FAR SOSPETTARE UN PALEOCONTATTO INDIRETTO ALIENO.

E' negli autori di Fantascienza del 1800 che ebbero a svilupparsi le prime iconografie degli alieni:

Jules Verne, spesso italianizzato in Giulio Verne (Nantes, 8 febbraio 1828 – Amiens, 24 marzo 1905), fu uno scrittore francese. Considerato oggi tra i più influenti autori di storie per ragazzi, con i suoi romanzi scientifici (quella che poi diventerà la Fantascienza, per mano di Hugo Gernsback), Verne fu uno dei padri della moderna fantascienza, il successo giunse nel 1863, quando si dedicò al racconto d'avventura.

Dalla Terra alla Luna - J.Verne (1865)

Le iconografie degli alieni di Verne sono antropomorfe, bassa statura, varie forme che richiamano le iconografie egizie di vari miti eliopolitani. La fabula del viaggio sulla Luna, fu permutata anche da Wells. 

Il primo uomo sulla Luna - H.J.Wells (1901)

Herbert George Wells, (Bromley, 21 settembre 1866 – Londra, 13 agosto 1946), fu uno scrittore britannico tra i più popolari della sua epoca; autore di alcune delle opere fondamentali della fantascienza, è ricordato come uno degli iniziatori di tale genere narrativo. Fu comunque uno scrittore prolifico in molti generi, tra i quali narrativa contemporanea, storia e critica sociale. Wells fu un franco sostenitore del socialismo e del pacifismo, come dimostrano le sue ultime opere, divenute gradatamente più politiche e didattiche. I romanzi nel mezzo della sua carriera (1900-1920) furono più realistici, contemplando la vita della classe medio-bassa: la "Nuova donna" e le suffragette. Fu un forte assertore dell'idea di "Stato mondiale", alla cui promozione dedicò l'ultima parte della propria vita.

Fu Wells nel 1898 che inventò lo stereotipo della "Guerra dei Mondi" nel libro "The war of the Worlds". Gli alieni di Wells hanno grandi teste pelate, grandi occhi, rassomigliano moltissimo a delle seppie o calamari.

Lo stereotipo della fabula "La Guerra dei Mondi" fu permutato dagli autori successivi di Fantascienza (pubblicati per mano dell'editore Hugo Gernsback) in ogni modo possibile ed immaginabile, da cui poi Hollywood aggiungendo effetti speciali nelle pellicole, n'ebbe ad attingere a piene mani, scopiazzando e permutando opere letterarie delle Pulp Mags.

Per conoscere quale fu lo sviluppo dell'iconografia aliena, immaginata dagli autori di Fantascienza dal 1926 in avanti, occorre accedere all'elenco ragionato delle RADICI DI FANTASCIENZA DI AMAZING STORIES & WONDER STORIES per avere una cronostoria dettagliata.

Dentro questo ampia eterogenea directory di fome e colori, che furono immaginati dai primi autori di fantascienza si nota:

  1. Gli alieni antropomorfi di colore VERDE, derivano dall'iconografia egizia Eliopolitana di Osiride.
  2. Gli alieni "grigi" gradualmente si sono antropomorfizzati, diventando sempre più simili ai miti Eliopolitani in Orus e Rah.
  3. Gli alieni "saurici", possono essere accostati con poche differenze al mito Tebano di Sekmeth