lunedì 13 aprile 2020

Scenari di contatto alieno: flash mob

In tempi di Corona virus, stava diventando normale fare videoconferenze via internet, ma questa teleconferenza era davvero insolita. Il maggiore Wilkinson dell'USAF sfogliava il rapporto segretissimo che era stato assemblato dalla CIA, con l'aiuto di vari altri governi nel mondo, che avevano fatto valere la clausola di sicurezza nazionale, sopra gli svariati centri di ricerca di radioastronomia.

Il militare avrebbe dovuto poi relazionare della cosa, al comitato del NORAD.

I fatti accertati erano tantissimi, ce n'erano una montagna: ma di cose da dire, ce n'erano poche!.

Il primo centro di ricerca a ricevere lo strano segnale da 1 minuto e 45 secondi, da 750 KiloWatt di potenza sui 21 centimetri, era stata la parabola da 64 metri di San Basilio in Sardegna del CNR italiano, che stimava la misteriosa sorgente radio in orbita terrestre bassa.

La parabola da 32 metri dell'osservatorio di Medicina a Bologna, aveva registrato lo stesso segnale, dopo pochissimo tempo: una sorgente radio sconosciuta in orbita terrestre bassa, aveva sparato dritto sulla verticale della parabola di Medicina, lo stesso segnale con una potenza di 1.5 MegaWatt.

Il centro radioastronomico polacco di Torun, dalla propria parabola di 32 metri in Polonia, era stata assordata dall'identico segnale: potenza 3.1 GigaWatt, da una misteriosa sorgente radio in orbita terrestre bassa.

Lo stesso identico segnale, per durata e contenuto, era stato registrato dagli osservatori radioastronomici russi: alla parabola da Zelenčukskaja nella Russia europea meridionale, il segnale era giunto con la stratosferica potenza di 6.25 GigaWatt di potenza sulla frequenza dei 21 cm. 

L'osservatorio radioastronomico di Tunkinskij con la sua parabola da 32 metri, sui 21 cm, aveva rilevato un segnale di 1 minuto e 45 secondi, da 12.5 GigaWatt sparato dall'orbita terrestre bassa.

L'osservatorio cinese di Ürümqi aveva intercettato dalla sua parabola da 25 metri, lo stesso segnale: potenza 25 GigaWatt, ma l'ignota fonte radio si calcolava che provenisse da un punto nello spazio, in orbita Lagrangiana tra Terra e Luna!.

I cinesi, avevano contattato subito l'osservatorio radioastronomico di Murchinson in Australia, per avere una conferma della scoperta. 

Il centro radioastronomico australiano, aveva beccato lo stesso segnale nello stesso punto, ma questa volta era stato sparato da una posizione oltre la Luna, con la stratosferica potenza di 50 GigaWatt!.

Non poteva essere una trasmissione radio terrestre, non poteva essere un transponder di un qualche satellite d'emittenti commerciali, perchè il segnale radio l'avevano intercettato anche all'osservatorio nelle Hawai, con l'apparato passivo SETI, mentre i ricercatori di Mauna Kea, erano impegnati a studiare altro!.

L'ultimo segnale assordante sui 21 cm con 50 GigaWatt di potenza, l'avevano sentito praticamente quasi tutti sulla Terra, inclusa la sonda cinese Chang'e-4 che da tempo era atterrata dietro la parte oscura della Luna, per fare SETV. 

Non era finita quì la storia!.

Il criptico segnale alieno, continuava ed essere emesso sui 21 cm, sempre con 50 GigaWatt di potenza, era un segnale talmente potente, che era praticamente stato sentito da tutti sulla Terra, bastava sintonizzarsi sulla frequenza dei 21 cm per udirlo, in modo continuo e persistente e ripetitivo.

La comunità scientifica era silenziosa ed allo stesso tempo esaltata: gli scienziati avevano discusso per decenni, sulla necessità di decodificare un possibile linguaggio alieno, ma in un attimo ogni polemica s'era dissolta come neve al sole. 

Molti scienziati volevano riferire all'ONU della vicenda, perchè il segnale radio era talmente potente, che era entrato in interferenza con tutti i segnali radio emessi dalle sonde terrestri, che erano in missione su Marte. Praticamente ogni progetto di ricerca spaziale, era stato "assordato" dal messaggio alieno che s'era spalmato anche su altre frequenze!.

Dall'effetto Doppler del segnale radio sulla portante centrale dei 21 cm, s'inferiva che la misteriosa fonte radio era in movimento, diretta verso Marte, alla stratosferica velocità di 600 Mach!.

Il maggiore Wilkinson dell'USAF si versò un po' d'acqua nel bicchiere, poi ne bevve.

Premette play sul lettore multimediale del suo notebook.

Erano 1 minuto e 45 secondi di musica terrestre: era rock, più in specifico genere heavy metal.

Il militare avrebbe dovuto relazionare al NORAD, che cosa avrebbe scritto nel suo rapporto?!

Degli alieni avevano "quasi citofonato al pianeta Terra", con un'emissione radio da 50 GigaWatt, poi mantenendo la musica a palla sulla loro astronave, erano scappati su Marte!.



Podcast Play: scenari di contatto alieno, teleconferenza di fantascienza in podcasting, in linea diretta dall'astronave interstellare di classe theosalis un flash mob di solidarietà, contro i tempi grami di un'epidemia sulla Terra!.

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